COLLEGANZA ELETTIVA
Certamente qualcuno di noi avrà visto il film "L'appaltamento spagnolo", Erasmo da Rotterdam compariva di tanto in tanto al protagonista studente universitario di economia e commercio in "Erasmus" a Barcellona. Nell'appartamento in affitto il numero di studenti variava "clandestinamente" in base alle disponibilità economiche del gruppo e alla "voracità" del proprietario. Allora i ragazzi e le ragazze, riuniti attorno al tavolo di cucina, decidevano la sorte del nuovo candidato...
Eleggevano quindi, tra una rosa di candidature, il compagno o la compagna che avrebbe condiviso gli spazi e sopportato con una quota il nuovo aumento d'affitto.
Dal co-housing possiamo condividere il concetto di "vicinanza elettiva". Sebbene l'esperienza di coabitare sia sostanzialmente diversa dalla condivisione di spazi di lavoro, non c'è dubbio che le affinità elettive e l'empatia tra le persone, giochi il ruolo più importante in entrambe le esperienze.
L'empatia, più che la simpatia o l'affetto, è la base per la condivisione. Senza obiettivi comuni o comportamenti condivisi è impossibile la convivenza. La colleganza è quindi un valore elettivo, condiviso anche da persone che non si conoscono o provenienti da diversi percorsi di formazione e lavoro.
Nel mercato si impone lo spirito competitivo, tuttavia la colleganza rimane ancora un valore concreto, pratico: empatico?
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